Dedicato alla testuggine comune o tartaruga di Hermann

La Testudo di Hermann

Benvenuto! Questo sito è interamente dedicato alla Testudo hermanni hermanni (Thh), chiamata anche testuggine comune, tartaruga terrestre o tartaruga di terra; realizzato amatorialmente, ha lo scopo di promuovere la conoscenza ed il rispetto di questo meraviglioso, antichissimo animale.

Un esemplare di femmina adulta dell’età di circa 30 anni.

Il contenuto di questo sito è riferito ad esemplari che vivono in semilibertà, quindi in un appezzamento di terreno o in un grande giardino dove conservare o ricreare il loro habitat naturale. La testuggine non è un animale domestico pertanto chiunque ne possieda una in appartamento commette un atto di crudeltà.

Un esemplare maschio adulto dell’età di circa 40 anni.

Cenni: Le testuggini terrestri sono i rettili più conosciuti e contemporaneamente più minacciati dall’uomo. Da epoche antichissime esse vengono catturate in grandi quantità per essere inviate nei paesi settentrionali, non solo per esservi allevate quali animali d’appartamento (dove frequentemente muoiono in breve tempo) ma anche per essere destinati al settore culinario. Il risultato di questa caccia sfrenata è la costante riduzione del numero delle testuggini viventi nelle loro zone d’origine; nelle località turisticamente più sfruttate questi animali sono addirittura completamente scomparsi.
La testuggine comune è diffusa nell’Europa meridionale, nella Penisola Balcanica e nella Romania sud-orientale. Se ne riconoscono 3 sottospecie: T. hermanni hermanniT. hermanni boettgeri e T. hermanni peloponnesica. La Puglia è stata in passato una roccaforte della tartaruga di Hermann, almeno fino a quando i turisti italiani e stranieri hanno acquistato ed esportato illegalmente numerosi esemplari.

Un esemplare di tre anni di vita.

I maschi adulti misurano tra i 12 ed i 16,5 centimetri e le femmine tra i 13 ed i 19 centimetri (lunghezza riferita al carapace tra il margine anteriore e quello posteriore in linea retta senza tener conto della curvatura). Le tartarughe di terra mediterranee mangiano erbe di campo, foglie e fiori. Quando capita, non disdegnano né le carogne di animali, né gli escrementi, né gli invertebrati dai movimenti lenti.

Una piccola si disseta, immergendo tutta la testa in acqua. Le tartarughe mentre bevono aspirano anche acqua dal naso, senza problemi.

La testuggine comune frequenta le località asciutte delle pianure e delle zone collinari mediterranee, spesso in vicinanza del mare. La quiescenza invernale nelle regioni settentrionali inizia a ottobre e termina a marzo, mentre nelle regioni più meridionali inizia più tardi e termina prima. Le uova vengono deposte nel periodo compreso fra aprile e giugno; sono bianche, sferiche, misurano mediamente 40 millimetri di diametro, pesano circa 10 grammi e possiedono un rivestimento duro. Le femmine depongono le uova nel terreno e le seppelliscono; piccoli nascono dopo 8-12 settimane e misurano 4 centimetri.

Una piccola mentre addenta una foglia di lattuga.

L’ambiente: Le testuggini gradiscono molto vagabondare e se possibile tentano di uscire completamente dal territorio in cui sono ospitate. Un giardino può diventare un luogo ideale per ospitare una o più testuggini se possiede pochi ma fondamentali requisiti. Innanzitutto deve avere una superficie di almeno 10 mq per esemplare; deve essere circondato da un recinto (non trasparente) alto 40 cm e interrato almeno 10 cm (sono ottime scalatrici e scavatrici); eventuali stagni devono essere coperti o recintati per evitare il rischio di annegamento; deve essere provvisto di vegetazione tipica della macchia mediterranea che costituisca cibo e riparo.

In piena estate un maschio adulto cerca refrigerio sotto un cespuglio secco.

I più volenterosi potrebbero costruire una “casetta”, bene arieggiata che assicuri un posto asciutto e riparato (ma non è da escludere che venga disdegnata per un bel cespuglio di margherite o di lavanda). Questa, inoltre, deve essere di legno, con il pavimento rialzato per evitare che diventi umido,e può essere riempita di foglie ben secche. Mai tentare di legare o bucare il carapace ad una testuggine poiché si provocherebbero lesioni gravissime.

Un esemplare femmina dopo un acquazzone estivo.

L’alimentazione: Le testuggini hanno un grande appetito. La loro dieta è ad alto contenuto di fibre, vitamine e minerali, ma basso contenuto di grassi e proteine, basata essenzialmente su foglie verdi. In libertà prediligono i teneri germogli delle più svariate piante selvatiche, fiori, lumache, frutta selvatica e occasionalmente feci o carogne. In semilibertà si possono alimentare variando fra la grande scelta di verdura disponibile. Attenzione ad alimentare le tartarughe con sola lattuga o pomodori. La lattuga e i pomodori possono fare male. I pomodori fanno male perchè contengono zuccheri, poco calcio e tanto fosforo, esattamente il contrario delle necessità delle tartarughe che hanno bisogno di molto calcio e poco fosforo per un corretto sviluppo del carapace e degli organi interni. I pomodori inoltre non contengono fibre, fondamentali invece nell’alimentazione delle testuggini di terra. La lattuga è un alimento sconsigliato perchè ha un altissimo contenuto di acqua ed è praticamente priva dei nutrienti essenziali. Per una corretta alimentazione bisogna quindi prediligere verdure ricche di fibre e calcio.

Una femmina adulta di Testudo hermanni hermanni libera in giardino.

L’ideale sarebbe coltivare nel loro territorio qualche bella pianta di malva o tarassaco. È importante anche ricordare che le tartarughe mediterranee non dovrebbero mangiare la frutta, che comunque non deve mai superare il 10% complessivo della loro dieta (1-2 volte al mese). Al contrario di quello che comunemente si crede, questi animali bevono, soprattutto dopo una pioggia oppure al risveglio dal letargo: una scodella piana poco profonda potrebbe essere affondata nel terreno per permettere di bagnarsi e bere. Le tartarughe di terra adorano anche fare i loro bisogni nell’acqua, quindi cambiatela spesso! Attenzione a non somministrare mai cibo per cani o gatti! Una dieta di questo tipo causa gravi problemi renali ed epatici e porta alla morte. Anche il latte ed i suoi derivati possono causare gravi problemi gastrici.

Una femmina adulta mentre addenta una ciliegia.

L’accoppiamento: Le testuggini sono animali molto attivi. Escono abitualmente al mattino e nel pomeriggio, nascondendosi nelle ore più calde del giorno sotto qualche cespuglio, al fresco. I maschi vagabondano, oltre che per cibarsi, anche per incontrare una compagna con cui accoppiarsi. Nel corteggiamento il maschio diventa più aggressivo, morde le zampe e batte sul carapace della femmina fino a che non riesce ad accoppiarsi, emettendo l’unico vocalizzo della sua vita. E’ buona norma, in questo periodo, controllare saltuariamente la femmina per curare qualche eventuale lesione. Nel caso in cui convivano più esemplari, si potrebbe rendere necessario separare i maschi dalle femmine per evitare un corteggiamento troppo serrato. Le femmine sottoposte continuamente da più maschi a questo trattamento, senza avere possibilità di fuga, mangiano di meno, producono uova con frequenza ridotta e sono più esposte alle infezioni.

Un maschio morde la femmina durante i preliminari dell’accoppiamento.

La maggior parte delle specie in condizioni naturali raggiunge la maturità sessuale intorno ai 15 anni. Alimentate in cattività le testuggini diventano sessualmente attive anche molto prima, i maschi ad esempio possono accoppiarsi con successo già a 4 anni, le femmine qualche anno più tardi. Queste ultime preferiscono deporre le uova (T. hermanni hermanni circa 3 per covata anche in più covate all’anno, T. hermanni boettgeri da 6 a 10, in ogni caso variabile a seconda delle proprie dimensioni) su piccoli cumuli di terra calda e soffice, scavando un buco con le zampe posteriori e sotterrandole ad una profondità di circa 8cm.

Il rituale dell’accoppiamento.

Il periodo di incubazione dura da 8 a 12 settimane; i piccoli nati misurano circa 4cm, sono autonomi e assomigliano fin dall’inizio agli adulti. La temperatura di incubazione delle uova gioca un ruolo fondamentale per la determinazione del sesso dei piccoli, come anche il grado di umidità ed altri fattori. In linea di massima tra i 26 ed i 29,5°C i nati sono tutti maschi, tra i 30 ed i 31,5°C sono di sesso misto, tra i 32 ed i 34°C nascono tutte femmine, al di sotto dei 26°C gli embrioni muoiono nelle uova, al di sopra dei 34°C compaiono individui deformi. In assenza di adeguata temperatura o di un posto idoneo per deporre le uova, le femmine possono ritenerle: in questa occasione è opportuna una visita medica.

Una femmina durante la deposizione delle uova.
Il video della tartaruga della foto precedente durante la deposizione delle uova.

Il letargo: Quando le giornate si accorciano, l’intensità della luce diminuisce e la temperatura comincia a scendere, le testuggini si preparano per andare in letargo. Iniziano a non mangiare piu e si muovono meno, poi all’improvviso si nascondono rintanandosi sotto terra. Nelle regioni calde del sud italia tendono a sotterrarsi anche parzialmente oppure a rintanarsi sotto cumuli di foglie, in quanto gli inverni non sono molto rigidi. Nelle regioni più a nord dove il clima invernale è più rigido, si sotterrano maggiormente. E’ importante sapere che le tartarughe terresti devono andare in letargo, è sbagliato tenerle al riparo in inverno! Se possibile, in questo periodo è necessario controllare che non abbiano ferite, ascessi, che la bocca sia pulita e rosea, che gli occhi siano vigili e luminosi e che non abbiano feci o sporcizia rimaste attaccate al piastrone o alla coda.

Un esemplare maschio adulto.

Un esemplare sotto peso o malato non va fatto andare in letargo, ma deve essere curato e svernare in un terrario. Quest’ultimo deve essere riscaldato a 18°-25° di giorno e 14°-16° di notte ed illuminato con una lampada a spettro solare per 13-14 ore al giorno. Non devono mancare acqua e cibo freschi. La temperatura ottimale durante questo periodo deve essere mantenuta fra i 5° ed i 10°. Una temperatura sotto i 2° sarebbe potenzialmente dannosa, mentre inferiore a 0° danneggerebbe irreversibilmente il sistema nervoso e le porterebbe alla morte. Una temperatura sopra gli 11° interromperebbe il letargo, che comunque non deve superare le 20 settimane. Durante questo periodo una testuggine adulta perde al mese circa l’1% del peso iniziale, una perdita drastica del peso indica che qualcosa non va, quindi l’animale dovrebbe essere immediatamente visitato. In libertà, alle latitudini naturali, la testuggine comune può anche rimanere in letargo appena 4 settimane. I fattori che ne regolano la durata sono la latitudine, il clima, le riserve di grasso, la dimensione, l’età e le condizioni di salute. Anche di estate quando le temperature salgono eccessivamente le tartarughe di terra scavano e si sotterrano al pari del letargo. Solo in questo modo riescono a trovare refrigerio dal calore. In questo caso si parla di estivazione.

Una tartaruga terrestre in estivazione sotto un tronco di mandorlo, in pieno agosto.
Lo stesso esemplare fa capolino se disturbata.

l sensi delle testuggini: Le testuggini hanno una vista eccellente: sanno distinguere forme, colori e riconoscono anche persone. Hanno un senso dell’orientamento molto preciso: se vengono spostate qualche centinaio di metri dal territorio al quale sono molto legate ci ritorneranno in breve tempo. Le testuggini sono molto sensibili alle vibrazioni del suolo anche se non hanno un udito sviluppato. L’odorato invece è ben sviluppato ed ha un ruolo importante nel riconoscimento del cibo e dei sessi.